Il frontespizio del primo rendiconto amministrativo, 1881.

La società operaia di mutuo soccorso di Sesto San Giovanni e la promozione dell’istruzione operaia

di Giorgio De Vecchi

La Società fu costituita il 18 aprile 1880 come “associazione cooperativa [poi Società] di Mutuo Soccorso degli operai e dei contadini di Sesto San Giovanni e comuni limitrofi”. Come precisava lo Statuto la sua finalità non era “soltanto il materiale reciproco aiuto fra i soci in caso di malattia” ma anche “il sostentamento della vecchiaia, degli affetti di malattia che produce l'impotenza al lavoro, alle vedove dei soci senza mezzi di sussistenza oltre il promuovere l’istruzione e l’incremento dell’agricoltura e dell’arte anche con premi”. Sarà quest’ultimo il cuore dell’attività fino al 1987 quando, in un contesto sociale ed economico completamente mutato, la Società cesserà le sue attività.

Nei primi anni di vita la Società risentì delle tensioni sociali indotte dal processo di industrializzazione che aveva cominciato a interessare il Nord Milano, toccando anche Sesto San Giovanni, allora ancora piccolo borgo agricolo dove erano attive sette filande e un’officina meccanica. La contrapposizione tra una componente moderata e una progressista, destinata a caratterizzarne le attività fino all’affermazione del fascismo, ebbe modo di manifestarsi una prima volta nel 1898 in occasione dei funerali del leader democratico e radicale milanese Felice Cavallotti, morto in un duello. In quell’occasione il Consiglio si divise sulla decisione di intervenire o meno con la bandiera della Società.

Rendiconto del Comitato promotore dell’Asilo Infantile: nel fascicolo si dà relazione delle iniziative per la raccolta fondi e dei benefattori.

Nei cento e più anni della sua esistenza, la Società rimase fedele ai principi e agli ideali e statutari per i quali era sorta, adattandoli però al contesto assolutamente nuovo e imprevisto, quello di una città industriale che già nel 1911 era il quinto centro metallurgico italiano a livello nazionale. Tali obiettivi erano il mutuo soccorso, l’assistenza, la promozione dell’istruzione e della cultura e soprattutto la realizzazione di scuole prima di carattere popolare poi di tipo professionale per rispondere ai bisogni di una città industriale.

Già nel 1889 la Società di Mutuo Soccorso istituì una Scuola Popolare per la cultura generale e si fece promotrice di un Asilo Infantile, che nel 1895 si concretizzò grazie ai fondi raccolti e per “munifico atto” del parroco don Luigi Petazzi. Nel 1900, quando a Sesto, prima dell’avvento della grande industria, erano attivi otto opifici e si erano insediate la tessitura Strauss e le Officine Meccaniche Camona, la Società di Mutuo soccorso diede vita alla Scuola professionale serale di meccanica e disegno macchine, che divenne operativa nel 1902.

Nel 1905, in occasione del 25° dalla fondazione, fu deciso di dedicare a Edmondo De Amicis la Biblioteca popolare, da poco aperta, che raggiunse in breve tempo un complesso di 3500 volumi.

Dopo la guerra, nel 1919, alla Scuola professionale si affiancò un’Officina-scuola per l’avviamento dell’apprendistato delle macchine e corsi serali e festivi di specializzazione. Scorrendo i nomi dei componenti del consiglio di amministrazione o gli elenchi dei finanziatori della Società, troviamo esponenti di primo piano degli industriali sestesi, molti dei quali, per altro, avevano dato vita nei loro stabilimenti a scuole aziendali di formazione professionale (si veda l’articolo Il lavoro come scuola, la scuola come lavoro).

Delibera del Regio Commissario Straordinario che fonda presso la Scuola di Disegno, una “Officina Scuola per apprendisti meccanici” [ndr. In quell’anno – 1919 – il Comune non ha una maggioranza: ciò spiega la nomina da parte del Prefetto del R.C.S]

Nel ventennio fascista la Società proseguì la sua attività: mutò la retorica con la quale si proponeva come protagonista della vita politica di Sesto San Giovanni, ma si consolidò l’attività formativa in campo professionale, mentre si ridusse via via il mutuo soccorso, semplicemente per il fatto che le leggi fasciste sullo stato sociale di fatto ne trasferirono le funzioni allo Stato.

Caduto il fascismo, la Società di Mutuo soccorso riprese le sue attività ma, in accordo con la nuova amministrazione comunale social comunista, orientò la sua azione esclusivamente alla gestione della Scuola Professionale nella sede di via Giorgio Falk, 44, attiva fino al 1987, anno di cessazione delle attività.

Le relazioni annuali degli anni del secondo dopoguerra riproducono quasi tutte questa copertina con il disegno della sede della scuola in via Enrico Falck 44, con sullo sfondo la chiesa prepositurale e il campanile “quadrato”.

Presso la Fondazione ISEC, tra gli anni 1973-1981 è stato depositato l’archivio della Società di Mutuo Soccorso di Sesto San Giovanni, prima che questa cessasse le sue attività nel 1987. Il fondo conserva, verbali di assemblee e consigli direttivi, relazioni annuali di attività, programmi d'insegnamento, elenchi di alunni, corrispondenza, volantini e manifesti con una consistenza archivistica di 24 unità raccolte in 4 buste o faldoni.

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