"L’aspirante è tra i primi in tutto per l’onore di Cristo Re". Così si apriva La Regola dell’aspirante, il manuale che ha segnato la vita di almeno tre generazioni di giovani cattolici, destinati ad avere una parte importante nella formazione della classe dirigente del nostro Paese nel cinquantennio della storia repubblicana.
In quest’opera, che ha raccolto e messo a sintesi un’imponente mole di materiale documentale, vengono indagati ed esposti i criteri fondamentali dei modelli educativi del cattolicesimo italiano dal prefascismo fino all’epoca conciliare, attraverso la disanima delle opere e delle opere e delle motivazioni di illustri esponenti del movimento cattolico, quali Luigi Gedda, Francesco Oliati, Giuseppe Lazzati, e l’attività di organizzazioni di massa quali l’Azione cattolica e le Acli.
Si cerca così di cogliere il difficile passaggio dalla totale sottomissione del laicato cattolico alle esigenze della gerarchia ecclesiastica alla faticosa autocoscienza sul ruolo specifico dei laici nella società segnata dalla modernità e dal secolarismo. Le connessioni – e le compromissioni - di ordine sociale e politico assumono rilievo nella trattazione in quanto si riflettono sui modelli educativi proposti ai discendenti, in particolare tra i 14 e i 25 anni.
Primi in tutto. Percorsi dell'educazione cattolica dal prefascismo agli anni Settanta
Autore: Giovanni Bianchi, Lorenzo Gaiani, Carlo Sala
Editore: Milano, Franco Angeli, 2002
GIOVANNI BIANCHI, laureato in Scienze politiche, autore di numerosi saggi, articoli, raccolte di poesie e romanzi, dal 1994 è deputato al Parlamento.
LORENZO GAIANI, laureato in Giurisprudenza, collabora a giornali e riviste.
CARLO SALA, laureato in Filosofia, si dedica all’insegnamento nelle scuole superiori.