La ricerca si snoda al confine tra diverse tematiche, le intreccia, le confronta; senza smarrire il senso del carattere specifico di ciascun problema. Tra storia d’impresa e storia politica, tra storia del lavoro operaio e storia del lavoro femminile, e infine storia dei rapporti di genere: è una materia complessa che la fabbrica Magneti Marelli si presta a documentare per molte ragioni. Per la sua collocazione nell’ambito di uno dei centri più significativi dello sviluppo economico italiano negli anni tra le due guerre, per i legami della sua dirigenza e della proprietà, legami profondi e convinti – ma pure articolati e non privi di ambiguità – con il potere; per la sua capacità e per i limiti del suo aggiornamento tecnologico e organizzativo; per la possibilità, che essa offre, di leggere tutte le aporie e gli inganni, le contraddizioni che gli interlocutori operai non possono contestare apertamente, ma che pure avvertono, nella trama in apparenza trionfante e convincente della politica verso i lavoratori. E infine per la consistente presenza delle donne sul luogo di lavoro: in grado di aprire una riflessione non occasionale sulla condizione del lavoro femminile e di estenderla ad aspetti più lati.
La fabbrica orologio. Donne e lavoro alla Magneti Marelli nell'Italia fascista
Autore: P. R. Willson
Editore: Milano, Franco Angeli, 2003
PERRY WILLSON, insegna storia contemporanea e lingua italiana all’Università di Edimburgo (Scozia).