Il volume nasce da un progetto di ricerca collettivo intitolato “La città messa a fuoco. Dinamiche spaziali e metamorfosi socio-economiche dell’area metropolitana milanese (1950-1970) nelle collezioni fotografiche della Fondazione ISEC”. Tale progetto si è posto l’obiettivo di evidenziare come la riaffermazione socio-economica e territoriale della Lombardia negli anni del “miracolo economico” si sia manifestata nell’area metropolitana milanese con particolare intensità e complessità.
Nel breve arco di tempo considerato quest’area ha infatti dovuto ricombinare l’eredità multisecolare delle sue funzioni metropolitane con le opportunità di una crescita economica nuova per caratteristiche e intensità e con le inedite forme di mobilità sociale e spaziale a esse connesse
L’intento del progetto è stato inoltre quello di lavorare sulla valorizzazione di un particolare patrimonio culturale e sul recupero della memoria delle trasformazioni avvenute nell’ambito dell’area metropolitana milanese e della Lombardia. Il progetto intendeva infatti concentrarsi sul patrimonio fotografico conservato dall Fondazione ISEC di Sesto San Giovanni. Nello specifico, su due fondi conservati dalla Fondazione: il fondo che raccoglie parte dell’archivio fotografico della redazione milanese dell’«Unità» e il fondo Odoardo Fontanella che raccoglie il materiale iconografico del giornale della federazione milanese del Partito comunista italiano «Voce comunista».
In ultima analisi il testo evidenzia il coinvolgimento di ambiti disciplinari differenti ma tra loro complementari: la geografia urbana e gli urban studies in senso lato, la storia del lavoro e delle donne nella realtà urbana, la pratica e la storia della fotografia, gli studi letterari. Tutti “sguardi” che hanno parlato delle immagini, delle rappresentazioni, delle narrazioni, dei paesaggi e delle diverse forme di restituzione della città.
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La città messa a fuoco. Territorio, società e lavoro nella fotografia della città metropolitana di Milano
Con testi di: Stefano Agnoletto, Luca Daino, Monica di Barbora, Roberta Garruccio, Dino Gavinelli, Eleonora Mastropietro, Giacomo Zanolin.
Dino Gavinelli è professore ordinario di geografia presso l’Università degli studi di Milano, dove insegna Geografia urbana e regionale, Geografia culturale e Geografia del turismo. Ha insegnato anche presso le Università di Genova, Venezia, Paris VII, Paris X. L’attività scientifica si è svolta ed evoluta attraverso lavori personali e di gruppo a livello nazionale e internazionale. Le ricerche compiute affrontano, a diverse scale geografiche, una pluralità di temi: gli spazi rurali, l’organizzazione regionale, il fenomeno urbano, il turismo e le aree protette, la didattica della geografia, gli strumenti disciplinari e la geografia applicata, la geografia culturale, dei luoghi e delle culture.
Giacomo Zanolin è dottore di ricerca in Scienze dei beni culturali e ambientali presso l’Università degli studi di Milano, dove coordina il laboratorio di cartografia, semiotica e comunicazione. È inoltre insegnante a tempo indeterminato nella scuola secondaria di secondo grado. I suoi principali interessi di ricerca riguardano i processi territoriali (in particolare nelle aree protette e negli spazi urani) e la didattica della geografia, con riferimento soprattutto alle nuove metodologie di insegnamento e al tema delle competenze geografiche.