Prefazione di Giuseppe Berta
Gino Martinoli (1901-1996), manager formatosi alla Olivetti tra le due guerre mondiali, fu nel secondo dopoguerra una figura centrale nell’opera di ammodernamento delle pratiche manageriali che molti tecnici italiani tentarono in quegli anni di intraprendere.
Le mutue relazioni che questi ultimi seppero instaurare o rinsaldare immediatamente dopo la seconda guerra mondiale, unitamente ai contatti che si stabilirono con gli altri centri di sapere manageriale in Europa e negli Stati Uniti, furono occasione non solo per avviare processi di innovazione, ma anche per interrogarsi sulla relazione esistente tra una efficiente organizzazione della produzione e lo sviluppo economico-sociale del paese.
La ricostruzione della biografia professionale di Martinoli consente di tracciare la fisionomia del network di cui fece parte e allo stesso tempo permette una più ampia riflessione sulle risposte che le proposte di innovazione di quegli anni ottennero in ambito industriale, sindacale e politico e, più in generale, sulle trasformazioni cui fu soggetta la cultura manageriale italiana tra il 1945 e il 1970.