Squarci originali e inediti della vita italiana tra la fine della guerra e il 1957 ci sono offerti dalle lettere a Di Vittorio raccolte e commentate da Myriam Bergamaschi (con la collaborazione di Cristiana Pipitone e Gianni Venditti). Scrivono a Di Vittorio donne e uomini dell’Italia uscita dalla guerra mondiale, travagliata da grande miseria; scrivono personaggi dei ceti sociali più miseri e persone dai più disparati ambienti (dal prete al carabiniere) animati dalla fiducia verso di lui e dalla speranza di conseguire soddisfazione per le loro richieste. Il leggendario leader sindacale della CGIL appare vicino a questo “popolo lavoratore”, pronto a interessarsi non solo al loro destino collettivo ma anche alle sorti dei singoli con una premura quasi paterna.
"Caro papà Di Vittorio..." Lettere al segretario generale della CGIL
Autore: A cura di Myriam Bergamaschi
Editore: Collana RIPENSARE IL '900 - Monografie
Milano, Guerini E Associati, 2008