17 aprile 1973 - 17 aprile 2023
Ha 50 anni e li dimostra, per fortuna!
Mezzo secolo è una tappa importante nella vita di una istituzione e tanto più lo è nel caso di Fondazione ISEC che, malgrado traversie e difficoltà, gode di buona salute come attesta il continuo incremento del suo patrimonio e la stima che la circonda. Ci sarà tempo di riflettere sul cammino percorso al di fuori di ogni retorica celebrativa, oggi però vogliamo ricordare alcune delle persone che hanno scandito la storia di ISEC in questi 50 anni. È impossibile ricordarle tutte, anche se di tutte resta un segno per ciò che hanno fatto.
In questa sorta di tabula gratulatoria non si può che iniziare da Giuseppe Vignati, per tutti Peppino, che insieme a Giorgio Oldrini fu uno dei promotori dell’allora Istituto milanese per la storia della Resistenza e del Movimento operaio e poi ne è stato l’instancabile animatore. E con loro non possiamo non ricordare quanti si adoperarono in quei primi anni per fare dell’Istituto un luogo di conservazione e di ricerca di grande rilievo nel panorama nazionale: Grazia Marcialis, Gianfranco Petrillo, Adolfo Scalpelli su tutti, senza dimenticare il prezioso contributo di Antonio Larotonda e Carlo Vimercati. A questi nel tempo si sono affiancati, accompagnando la crescita di una realtà che nel 2001 volle darsi una più solida base istituzionale trasformandosi in Fondazione ISEC, come è oggi conosciuta, Gigi Borgomaneri, Alberto De Bernardi, Giandomenico Piluso, Luigi Ganapini, per una lunga stagione direttore scientifico, e i presidenti Elio Quercioli e Gianni Cervetti. Voglio ancora ricordare i docenti in distacco che hanno lavorato con dedizione per fare della sezione didattica uno dei punti di forza di ISEC: Maurizio Gusso, Stefano Agnoletto, Monica Di Barbora, Monia Colaci. Inoltre, tutti coloro che, a diverso titolo, hanno contribuito e contribuiscono, con competenza e dedizione, alla crescita della Fondazione: archivisti (Alberto De Cristofaro, Primo Ferrari), bibliotecarie (Claudia Zonca, Alessandra Rapetti), responsabili della comunicazione (Massimo D’Elia, Daniele Prati e Sara Zanisi, che ha dato un importante contributo nella ideazione di progetti e ricerche). Infine, i tanti volontari che ci hanno dato e continuano a darci un generoso appoggio: Dino Barra, Antonella Broglia, Giovanna Calati, Giorgio De Vecchi, Angelo e Marzio Ferranti, Angelo Maj, e, ultimi ma non ultimi, Anna Lonati, preziosa direttrice amministrativa, e il consigliere delegato Alessandro Pollio Salimbeni.Per concludere, un doveroso ringraziamento va agli enti pubblici e privati che in forme diverse in tutti questi anni non hanno fatto mancare il loro sostegno a ISEC, a partire dalle amministrazioni del Comune di Sesto San Giovanni, dal Ministero per la Cultura, da Regione Lombardia fino a Fondazione Pirelli, Fondazione AEM e Fondazione Cariplo. Senza di loro tutto sarebbe stato più difficile.
A tutti va il mio ringraziamento e quello dei tanti, e sono migliaia, che hanno trovato in ISEC un luogo aperto e accogliente nel quale hanno potuto fare ricerca in piena libertà.
Giorgio Bigatti, direttore scientifico di Fondazione ISEC