Archivi e musei d’impresa. Valore aziendale, valore sociale | Anthro Day 2024

La chiusura delle imprese è un evento che si intreccia con varie vicende umane: la discontinuità imprenditoriale, la perdita di posti di lavoro e del sapere frutto della collaborazione fra i lavoratori. C'è però un'altra perdita, quasi sempre sottaciuta, e che riguarda la memoria del lavoro, il sistema di valori, il rapporto con il territorio e con la sua comunità. Fra quei documenti apparentemente insignificanti di contratti, ricevute, bolle e contabilità, l'antropologo può ricostruire, insieme agli stessi protagonisti, il contesto culturale delle attività economiche e produttive. Lo stesso può dirsi di spazi aziendali e tecnologie dismesse e prodotti fuori mercato che fanno la storia e la memoria delle imprese, ne definiscono la personalità e, quando diventano musei d’impresa, ne rafforzano il capitale simbolico sulla scena pubblica.

Proponenti e partecipanti

Claudio Garosci (imprenditore)
Giorgio Bigatti (Fondazione ISEC, Sesto S. Giovanni)
Ivan Bargna (antropologo, Unimib)
Simone Ghezzi (antropologo, Unimib)
Valerio Varini (storico dell'economia, Unimib)

Iscrizioni e contatti
→ Ingresso libero
→ Per informazioni scrivere a: ivan.bargna@unimib.it

Anthroday 2024: record di eventi per vivere e scoprire l’antropologia. Protagoniste, Milano e Torino

Divers3 Diseguali. Quel che ci unisce e quel che ci divide: è questo il tema della sesta edizione del “World Anthropology Day | Antropologia pubblica a Milano e Torino” organizzata dall’Università di Milano-Bicocca, sotto il coordinamento dell'antropologo Ivan Bargna. Saranno più di 80 gli eventi, tutti gratuiti, che dal 15 al 17 febbraio 2024 porteranno di nuovo l’antropologia per le strade delle città di Milano e Torino, dalle periferie al centro (consulta le mappe di Milano e Torino). Con l’obiettivo di “fare antropologia insieme”, saranno organizzati 25 incontri, 17 passeggiate, 24 laboratori, 9 mostre, 2 proiezioni di docufilm, un programma radiofonico. E ci saranno anche eventi dedicati ai più piccoli e alle scuole.

Il fil rouge di questa nuova edizione si fonda su una constatazione: quello in cui viviamo è un pianeta lacerato, attraversato da fratture e separazioni, eppure allo stesso tempo sempre più interdipendente e interconnesso: cresce la consapevolezza della necessità di un riequilibrio delle relazioni sociali, del rapporto fra umani e non-umani, di una riduzione delle disuguaglianze, di un riconoscimento delle diversità. Il convegno che aprirà l’Anthroday 2024 il 15 febbraio a Torino (Sala conferenze del Polo del ’900, dalle 10.00 alle 13.00) sarà l’occasione di un dialogo tra antropologia e altri saperi scientifici e professionali proprio sui concetti di uguaglianza e disuguaglianza all’interno della società. Tra gli accademici che interverranno il professore emerito di antropologia culturale presso l'Università di Torino, Francesco Remotti, autore per Laterza del libro Somiglianze. Una via per la convivenza. A chiudere questa edizione, sabato 17 febbraio, sarà la Festa dell’antropologia pubblica, un “rave teatrale" con la performance degli attori di Voci Nel Deserto (dalle 20.00 a Presso in via Aosta 4, Milano; entrata libera).

Tra i tanti eventi, le passeggiate permetteranno ai partecipanti di riflettere attorno allo spazio pubblico della città di Milano e delle sue periferie: una camminata etnografica porterà dal progetto City Life/Tre Torri fino al quartiere ERP di San Siro (16 febbraio), un’altra attraverserà l’antico Borgo di Chiaravalle (16 febbraio) e una passeggiata fotografica esplorerà il quartiere multietnico Molise-Calvairate (17 febbraio). Alcuni antropologi, partendo da Piazza Affari, accompagneranno le persone alla scoperta dei luoghi della Milano della finanza (17 febbraio). La “Passeggiata Migrantour decoloniale” lungo via Padova (17 febbraio) darà poi l’opportunità di ricordare la strage di Yekatit, avvenuta il 19 febbraio 1937 ad Addis Abeba nel corso della Guerra di Etiopia.

Il 17 febbraio il laboratorio di tessitura collettiva “Legàmi” consentirà di riflettere e dialogare sul nostro essere parte di una rete e di un tessuto sociale. Durante la performance “Painting migration processes” sarà invece realizzato un murales insieme a giovani migranti che ripercorreranno con i presenti alcune delle tappe del loro viaggio verso l'Italia.

Tutte le attività sono gratuite previa iscrizione che può essere fatta al seguente link: anthrodaymilano.formazione.unimib.it.

L’iniziativa è promossa dal corso di Laurea Magistrale in Scienze Antropologiche ed Etnologiche, dal Dottorato in Antropologia Culturale e Sociale e dal Dottorato in Patrimonio Culturale Immateriale nell’Innovazione Socio-Culturale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Questa edizione è organizzata in collaborazione con il dipartimento di Lingue, Letterature, Culture e Mediazioni dell’Università di Milano Statale, il dipartimento di Studi Umanistici dell’Università IULM e i dipartimenti di Culture, Politica e Società e Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino.

Per maggiori informazioni
Ufficio Stampa Università di Milano-Bicocca
Maria Antonietta Izzinosa tel. 02 6448 6076 cell. 338 694 0206
Veronica D’Uva tel. 02 6448 6373 cell. 335 168 5364
Anita Rubini tel. 02 6448 6214 cell. 331 142 4930
ufficio.stampa@unimib.it