Donne e Uomini per la libertà
“E direi che neanche oggi è stato sufficientemente capito dai più, quali sono stati i valori che hanno determinato il comportamento, in quel momento storico, di tanti uomini come mio marito o come Giulio Casiraghi; uomini che hanno pagato per le loro scelte, le loro libere scelte; uomini che ci hanno insegnato come, al di sopra delle beghe dei partiti, di tutti i partiti, al di sopra dell’amore per il potere che corrompe, e della politicheria che immiserisce, ci stanno valori quali la solidarietà umana, la bontà, il senso della giustizia per tutti, per i quali ha realmente un senso vivere e morire…” - Fernanda Bagnoli, moglie di Umberto Fogagnolo (in M. Castoldi, “Piazzale Loreto”, Donzelli, 2020 pag. 3).
Questa sezione è suddivisa in tre parti: la prima è riservata alle risultanze dello schedario delle Commissioni per il riconoscimento ai sestesi della qualifica di patriota combattente (partigiano) e di benemerito della lotta di liberazione; la seconda è dedicata a una parte delle donne e degli uomini nativi o residenti a Sesto San Giovanni o che lavoravano nelle fabbriche cittadine che ebbero il coraggio di opporsi alla lunga dittatura fascista e all’occupazione nazi-fascista, mentre la terza riserva attenzione a un piccolo numero di antifascisti di Milano, di Monza di altri Comuni della zona.
Per le persone ricomprese nella Sezione “Donne e Uomini per la Libertà” è stato possibile rinvenire specifica documentazione negli archivi di Fondazione ISEC.
Oltre a loro, diversi altri patrioti si opposero al fascismo e alla occupazione nazi-fascista a Sesto San Giovanni.
E’ possibile consultare i nominativi di molti di loro nei documenti che Fondazione ISEC rende disponibili on line in occasione dell’80esimo anniversario della Liberazione e, tra gli altri, nei seguenti testi:
- "Relazione sul movimento clandestino a Sesto SG dal 1926 al 1945” Fondo Gruppo Studio Resistenza Busta n. 1 - Fasc. 10. (Sezione “Sesto San Giovanni tra le due guerre” anno 1944 documento n.1);
- “Il diario di Angelo Pampuri, operaio della Breda” – Fondo Gruppo Studio Resistenza, B. n. 1 fasc. n. 1 (Sezione “Sesto San Giovanni tra le due guerre” anno 1943 documento n.1);
- “Il diario di Mario Taccioli” – Fondo Gruppo Studio Resistenza, B. n. 1 fasc. n. 14 (Sezione “Sesto San Giovanni tra le due guerre” anno 1944 documento n. 10);
- “Il diario di Mario Finetti” – Fondo Gruppo Studio Resistenza, B. n. 1 fasc. n. 6 (Sezione “Sesto San Giovanni tra le due guerre” anno 1945 documento n. 4);
- “Fondo Isidoro Bossi” (Sezione “Donne e Uomini per la Libertà” – Bossi Isidoro).
- Giuseppe Gaeta "Storia di un operaio comunista " - Fondo Gruppo Studio Resistenza, B.n.1 fasc. n. 15 (Sezione "Donne e Uomini per la Libertà - Gaeta Giuseppe).
In occasione della celebrazione dell'ottantesimo anniversario della Liberazione, Fondazione ISEC ETS ha deciso di avviare la ricerca e la digitalizzazione di documenti presenti nei propri archivi perchè, anche mediante la condivisione del patrimonio archivistico, possano proseguire gli studi e gli approfondimenti e rinnovare il ricordo delle persone verso le quali la Repubblica Italiana e tutti noi abbiamo un grande debito di riconoscenza. Il lavoro di cura della memoria da parte di Fondazione ISEC proseguirà naturalmente nei prossimi anni.
Lo schedario delle commissioni per il riconoscimento di patriota combattente e di benemerito della lotta di Liberazione – Sesto San Giovanni.
Con d.l.l. 9 novembre 1944, n. 319, fu costituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri una Commissione nazionale e un Ufficio per i patrioti dell’Italia occupata con il compito "di studiare, con criteri unitari, tutti i problemi relativi all’attività svolta dai patrioti nella lotta contro i tedeschi e contro il fascismo, e di promuovere i necessari provvedimenti" (art. 2). Essa era presieduta dal Presidente del Consiglio dei ministri e composta dal Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con la funzione di vicepresidente, da un Sottosegretario di Stato designato dal Ministro della guerra, dal Sottosegretario per la stampa e le informazioni e da quattro esperti nominati con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Consiglio dei ministri medesimo.
Sono stati altresì definiti i criteri per la attribuzione delle qualifiche: quella di patriota (partigiano) combattente da riconoscere agli organizzatori e ai componenti stabili o attivi di bande che avevano effettivamente partecipato ad azioni di combattimento o di sabotaggio e a coloro che avevano compiuto in qualunque modo atti di eccezionale ardimento nella lotta di liberazione; quella di caduto per la lotta di liberazione da attribuire a tutti coloro che, in qualità di combattenti o di prigionieri politici o di ostaggi o vittime di rappresaglie, avevano perso la vita ad opera dei nazi-fascisti; quella di mutilato o invalido per la lotta di liberazione era riconosciuta agli stessi della precedente categoria che avevano riportato mutilazioni o invalidità; mentre a coloro che, pur non avendo la qualifica di patriota combattente, avevano svolto con rischio della propria vita rilevante attività nella lotta di liberazione o collaborato con bande attive, sarebbe spettata la qualifica di benemeriti della lotta di liberazione.
E’ possibile consultare on line lo schedario delle commissioni per il riconoscimento degli uomini e delle donne della Resistenza al seguente indirizzo: https://partigianiditalia.cultura.gov.it/
mentre per i lavori della Commissione per la Lombardia: https://partigianiditalia.cultura.gov.it/commissione/commissione-riconoscimento-qualifiche-partigiani-lombardia/
ISEC conserva nel proprio archivio gli elenchi, dal primo (1.3.1946) al centododicesimo (31 luglio 1948) riportanti le qualifiche riconosciute, redatti dalla apposita Commissione per la Provincia di Milano e ne ha curato la digitalizzazione.
E’ qui possibile consultare lo stralcio di questi elenchi comprendenti le qualifiche riconosciute per il solo Comune di Sesto San Giovanni.
da elenco n. 1 a n. 71
Fondo Anpi Milano: https://www.driveisec.it/s/LW3HWatLtrH3wrA
da elenco n. 73 a n. 112
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Distinta generale dei partigiani caduti in campo di eliminazione e fucilati appartenenti alla 184 Brigata “Luciano Migliorini” - ANPI Sez. Aziendale Falck.
Fondo ANPI Sesto busta n.2 fasc. n.11 doc. da 102 a n. 103. https://www.driveisec.it/s/CD2KAAnYYa48X48
Elenco dei caduti di Sesto San Giovanni.
Fondo ANPI Sesto busta n.2 fasc. n.11 doc. da 110 a n. 112. https://www.driveisec.it/s/5qfagrdDp6o7QP8
Distinta dei caduti nel campo di eliminazione politico e fucilati stabilimenti Falck (abitanti a Sesto San Giovanni).
Fondo ANPI Sesto busta n.2 fasc. n.11 doc. 100. https://www.driveisec.it/s/Ja5dNFbq6Fz99yP
Elenco dei cittadini sestesi deceduti successivamente all’8 settembre 1943 per la lotta della Resistenza o al seguito delle Truppe Alleate.
Fondo ANPI Sesto busta n.2 fasc. n.11 doc. 106. https://www.driveisec.it/s/w4ZsarjZFdkoDYy
Operai della Breda deportati in campi di concentramento in Germania il 7 marzo 1944.
Fondo ANPI Sesto busta n.2 fasc. n.11 doc. 128-130. https://www.driveisec.it/s/5PaxyXQsBw3ZHSn
In onore ai Martiri della Libertà di Sesto San Giovanni – ANPI di Sesto 15 aprile 1947.
Fondo ANPI Sesto busta n.2 fasc. n.11 doc. da 168 a n. 171. https://www.driveisec.it/s/W5bqty2rDpeqoZE
Caduti per la causa della Liberazione Nazionale https://www.driveisec.it/s/G7kxqcdCRb4PJJz
Sesto San Giovanni nella Resistenza - Comune di Sesto San Giovanni - Anni Settanta.
Il ricordo riconoscente ad alcuni tra i tanti, sestesi o lavoratori nelle aziende di Sesto, che seppero ribellarsi alla dittatura del regime mussolininano e alla occupazione nazifascista (sulla base delle risultanze degli archivi di Fondazione ISEC ETS).
Alfaroli Osvaldo
Andreoni Angelo
Bagnoli Fernanda
Baldanza Liborio (Libero)
Barbieri Angelo
Bossi Emilio
Bossi Isidoro
Braschi Angioletta
Brigata del Popolo (Caglio)
Caleffi Piero
Camagni Rodolfo
Canzi Virgilio
Casano Gasparino
Casiraghi Giulio e Casiraghi Mario
Cazzaniga Alessandro
Caspani Bruno e Cestari Carla
Corradi Vincenzo
Cremaschi Alberto
Cretti Dante
De Candia Pantaleo
Donadoni Alessandro
Finetti Mario
Fiorani Domenico
Fogagnolo Umberto
Fugazza Maria
Fusetti Darles
Gaeta Giuseppe
Galimberti Ettore
Gargantini Vittoria
Garbellini Giordano
Gerosa Ines
Giorgeschi Alberto
Gobbi Ettore
Lacerra Felice
Levi Gilberto e Giovanni Valsecchi
Levrino Michele
Longoni Angelo
Mandelli Ernesto
don Mapelli Enrico
Marucchi Rina
Mascetti Eugenio
Meani Carlo
Merati Ettore
Merati Giuseppe
Migliorini Luciano
Montanari Giovanni Battista
Morganti Luciano
Mosca Silvio
Mosconi Osvaldo
Nesti Corinna
Oldrini Abramo
Pampuri Angelo
Pagliai Leone
Passoni Francesco
Pellieri Giacinto
Pelucchi Pierino (“Aldo”)
Picardi Eliseo (Kelios)
Picardi Licinio
Picolotti Costantino
Pitea Basilio Oscar
Rabino Giovanni
Rana Igino
Rebecchi Ruggero
Repossi Rina, Figini Lorina C., De Ponti Isa, Carla Pescolazzi
Romeo Isabella
Rusnigo Rodrigo
Sangiorgio Mario
Santambrogio Giovanni
Sardi Ferdinando
Savi Alberto (Tino)
Seveso
Sironi Giuseppe
Sironi Mario
Sgobaro Renato, Validio Mantovani, Lafratta Vito Vincenzo, Camesasca Carlo e Mantovani Rottilio
Stucchi Bruno
Taccioli Mario
Talamucci Carlo
Todeschi Mario
Valota Guido
Vecchio Stella
Vegetti Renzo
Vergani Giovanni
Villa Angelo (Fiorita)
Villa Carlo
Alcuni antifascisti e partigiani di Milano, Monza, Albiate, Arcore, Biassono, Brugherio, Carate Brianza, Cinisello Balsamo, Cologno Monzese, Lissone, Muggiò, Nova Milanese, Paderno Dugnano e Vimercate.
Molte le collaborazioni e le relazioni tra gli antifascisti di Sesto con i combattenti per la libertà (oltre che di Milano) anche di Monza, di Brugherio, di Cologno Monzese, di Vimercate e di altre comunità locali circostanti sia durante la dittatura sia nel corso della guerra partigiana. Tra i documenti di archivio (in particolare nel Fondo Gruppo Studio Resistenza) vi sono testimonianza legate anche alle attività di opposizione e contrasto al nazi-fascismo svolte nei territori intorno a Sesto spesso in collegamento con le fabbriche di Sesto.