Autore: a cura di Fondazione ISEC
Editore: Collana Mimesis/Fondazione ISEC, Sesto San Giovanni, 2020
Se oggi l’ISEC rappresenta una realtà di assoluto rilievo in campo storico per la ricchezza dei suoi archivi e della sua biblioteca, lo si deve soprattutto a Giuseppe Vignati, per tutti Peppino. Ma, come ricorda Gianni Cervetti nella sua introduzione, “Vignati non è stato soltanto un prezioso raccoglitore di archivi; no, egli è stato anche, e direi soprattutto, uno studioso” e un “facilitatore instancabile delle ricerche altrui”, come ben sanno quanti negli anni hanno frequentato la sala di studio della Fondazione, trovando in Peppino una guida e un insostituibile punto di riferimento.
In questo volume sono raccolte le testimonianze di coloro che con Vignati hanno lavorato, gli sono stati amici e ne hanno apprezzato le qualità morali e intellettuali: Alberto De Cristofaro, Luigi Ganapini, Giorgio Oldrini, Gianfranco Petrillo, Antonio Pizzinato, Giuseppe Valota.
Giuseppe Vignati (Milano, 1943 - Padova, 2017). Figlio di operai antifascisti, da autodidatta acquisisce una vasta cultura umanistica. Bibliotecario e archivista del Comune di Sesto San Giovanni, nel 1963 si iscrive al Pci. Nel marzo del 1973, insieme ad altri giovani, contribuisce alla nascita dell’Istituto milanese per la storia della Resistenza e del movimento operaio (Isrmo), oggi Fondazione Istituto per la storia dell’età contemporanea (ISEC), di cui è stato, sino alla morte, il segretario generale.