Presentazione

Tra le molteplici iniziative per celebrare l'80° anniversario della Liberazione, Fondazione ISEC ETS - con il contributo di Fondazione Comunitaria Nord Milano - ha cercato di tratteggiare un affresco di Sesto San Giovanni nel periodo compreso tra il 1919 ed il 1945, periodo che coincide quasi perfettamente con l'ascesa, il consolidamento e la rovinosa caduta della dittatura fascista e, negli ultimi venti mesi, con l’occupazione tedesca sostenuta dalla Repubblica sociale italiana. Un contesto storico in cui una minoranza di cittadini e di lavoratori delle fabbriche di Sesto, di diversi orientamenti politici e provenienze culturali, sociali e religiose, dimostrò, a rischio della vita stessa, il coraggio di opporsi, di resistere e di costruire nel tempo quella insurrezione popolare che porterà, con il concorso decisivo delle truppe alleate, alla Liberazione e quindi alla nascita della Repubblica e all’approvazione della Costituzione.

Al ricordo di queste donne e di questi uomini è destinata la sezione "Donne e uomini per la Libertà" costruita con l'impiego ragionato di documenti, testimonianze e fotografie presenti negli archivi di Fondazione ISEC ETS. Con il medesimo metodo è stato ricostruito, nella sezione “Sesto San Giovanni tra le due guerre”, il contesto storico cittadino nel periodo tra il 1919 e il 1945, strettamente intrecciato con le vicende nazionali ed europee di quegli anni e con la vita delle donne e degli uomini di Sesto. Una ricerca che potrà essere sviluppata nei prossimi anni, proprio perché gli archivi di ISEC riservano sempre sorprese.

Il lavoro delle persone assume un ruolo fondamentale nel raccontare una città dallo sviluppo assai peculiare come Sesto San Giovanni, piccolo borgo rurale a fine Ottocento che, per la sua collocazione di epicentro dell’asse ferroviario Milano – Monza e verso il centro Europa, in un decennio circa, dal 1903 al 1913, si trasforma in una realtà industriale di primissimo piano a livello nazionale, con i conseguenti problemi di immigrazione, pendolarismo,  alimentazione,  carenze abitative e  igiene pubblica. Tra le grandi e medie aziende dei settori siderurgico, meccanico, chimico e alimentare, un posto di grande rilievo è occupato senz’altro dalla Breda, di cui ISEC gestisce l’archivio. Una sezione della ricerca qui presentata è stata dunque dedicata all’illustrazione di un prodotto simbolo della Breda tra le due guerre, ossia l’autocarro mod. 51, detto “Dovunque”, costruito appositamente per essere utilizzato nei territori africani conquistati dalle truppe italiane durante la guerra d’Etiopia (1935-36). E fu proprio un autocarro “Dovunque” che, nell’immediato dopoguerra, venne impiegato per riportare a Sesto da Monza, dove era stata ricoverata per timore dei bombardamenti alleati, la carlinga dell’aeroplano BZ 308, il quadrimotore che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto rilanciare la produzione Breda in campo aeronautico dopo le distruzioni del bombardamento dell’aprile 1944. Un sogno che, purtroppo, non si avverò.

Fondazione ISEC ETS da oltre cinquant’anni raccoglie, descrive e mette gratuitamente a disposizione di chiunque ne faccia richiesta archivi e biblioteche con lo scopo primario di essere utile alla comunità locale di Sesto San Giovanni, ritenendo che solo sulla memoria del proprio passato sia possibile costruire un futuro di progresso e coesione sociale.

Per la comunità locale nel suo insieme questa ricerca di ISEC ETS punta a essere uno stimolo per capire a fondo il fascismo, cosa ha rappresentato nella storia italiana e nelle vicende di Sesto San Giovanni, quali veleni (come, ad esempio, la violenza come abito morale, l’intimidazione, l’antisemitismo, il razzismo) ha inoculato nelle vene degli italiani con effetti che purtroppo non si sono esauriti dopo la fine della dittatura.

In particolare, è agli studenti delle Scuole di Sesto San Giovanni che si rivolgono questi contributi digitali di ISEC ETS, per avvicinarli alle fonti archivistiche e renderli partecipi di una storia di cui essi rappresentano l’estremo lembo.

Docenti di ogni ordine e grado potranno utilizzare le fonti selezionate e digitalizzate per la costruzione di dossier da impiegare nelle classi come supporto alla consueta attività didattica: nel Piano Offerta Formativa di ISEC sono stati, infatti, recepiti i contenuti di questi dossier tematici.

Da ultimo, è superfluo precisare che il lavoro compiuto nasce dalla consapevolezza che la credibilità di un istituto come il nostro si misura proprio in base alla qualità dell’attività che svolge e al rispetto che manifesta nei riguardi della collettività che gli ruota attorno. Non per nulla la bussola che orienta l’agire della Fondazione ISEC ETS sin dall’inizio delle sue attività è la promozione dei valori della Costituzione repubblicana: uguaglianza tra i cittadini, riconoscimento delle libertà individuali, dei diritti politici, civili e sociali, libertà di espressione del pensiero, tutela dei soggetti più deboli e ripudio della guerra.

Un sincero ringraziamento a Fondazione Comunitaria Nord Milano – Ente filantropico che, con il suo contributo, ha reso possibile questa iniziativa.