
Nel presente numero di ISECRacconta la gran parte della documentazione conservata in Fondazione ISEC riguardante la guerra di Liberazione e in particolare la Liberazione di Milano e di Sesto San Giovanni non è raccontata. Impossibile riferire, in questo contenitore, su tutto quel che nell’archivio parla di questo tema. A parziale completamento di quanto in questa puntata si è riusciti a dire, forniamo qui di seguito un elenco di fondi tra i più ricchi e significativi sull’argomento resistenziale conservati e consultabili presso il nostro archivio, con l’avvertenza che neanche questo elenco esaurisce la ricchezza dei materiali ivi contenuti.
Anpi Comitato provinciale di Milano (I versamento)
Il fondo comprende materiale datato tra il 1926 e il 1975, ma è costituito prevalentemente da documentazione relativa alle formazioni partigiane operanti in Lombardia, e in particolare alla 3ª brigata Garibaldi Gap Egisto Rubini. 22 unità archivistiche in 2 fascicoli.
Anpi Comitato provinciale di Milano (II versamento)
Comprende materiale collocabile tra il 1945 e il 1983. È costituito da due Sezioni: l'Archivio proprio del Comitato provinciale e gli Archivi aggregati. Questi ultimi includono la documentazione del Comitato regionale ANPI lombardo, del Comitato permanente antifascista contro il terrorismo per la difesa dell'ordine repubblicano, le Carte personali di Agostino Casali. Vi sono conservate numerose biografie di partigiani, testimonianze della Resistenza, materiale fotografico e audiovisivo. 1.041 unità archivistiche in 167 buste.
Anpi Sesto San Giovanni
Il fondo conserva bollettini, circolari, notizie sulla Resistenza nel milanese, notiziari, disposizioni del Comitato di liberazione nazionale Lombardia e del Partito comunista tra il 1944 e il 1945. E poi biografie, elenchi di caduti, fotografie e corrispondenza sulle qualifiche partigiane. 13 unità archivistiche in 2 buste.
CLN di Sesto San Giovanni
Il fondo conserva documentazione relativa all'attività del Cln di Sesto San Giovanni nelle sue articolazioni, dalla Liberazione allo scioglimento, e ai rapporti dello stesso con altri enti. È presente inoltre una cospicua documentazione del Partito nazionale fascista (Pnf) e del Partito fascista repubblicano (Pfr) di Sesto San Giovanni, di alcuni corpi della Milizia volontaria sicurezza nazionale (Mvsn) di stanza a Sesto San Giovanni e del Comando della Guardia nazionale repubblicana (Gnr) stazione milizia ferroviaria di Milano Greco. 56 unità archivistiche in 35 buste.
Falck (stab. Concordia) (società) - Savino Michele
Il fondo conserva documentazione relativa agli anni 1937 – 1957 riguardante, tra l’altro, l’attività della 184° brigata Garibaldi Sap “L. Migliorini” nella Falck e le disposizioni per l’epurazione emanate dal Comitato di liberazione nazionale alta Italia. Inoltre, contiene materiale relativo ai consigli di gestione e alle commissioni interne della fabbrica. Le carte sono state versate da Michele Savino, impiegato della Falck stabilimento Concordia e dirigente dei consigli di gestione. 8 unità archivistiche in una busta.
Gruppo di studio sulla Resistenza di Sesto San Giovanni
Il fondo conserva materiale compreso tra il 1943 e il 1978. Raccoglie in particolare autobiografie, biografie e testimonianze di protagonisti della Resistenza a Milano, Sesto San Giovanni e più in generale in Brianza tra cui il diario di Angelo Pampuri, operaio Breda e partigiano, oltre a numerosi diari di ex deportati. Conserva anche manifesti e fotografie. 16 unità archivistiche in 1 busta.
Partito comunista di Milano Federazione
Il fondo conserva documentazione compresa tra il 1943 e il 1992, prodotta e raccolta in seno ai diversi organismi che costituivano la Federazione milanese del Partito comunista. In particolare, l’Ufficio quadri, poi Commissione federale di controllo, contiene relazioni sullo stato dell’organizzazione, biografie dei militanti, rapporti, direttive, corrispondenza, richieste di informazioni, pratiche personali, documenti su Resistenza, Cln aziendali, epurazione, processi, documenti su partiti e movimenti, materiali di convegni.
1.893 unità archivistiche in 301 buste.
Giacomo Bontempi
Giacomo Luigi Bontempi (Beppi) fu operaio attrezzista nello stabilimento Edoardo Bianchi di Desio. Arrestato nel 1941 per attività antifascista, lavorò poi alla costituzione delle Sap della Divisione “Bassa Brianza”. Alla Bianchi di Desio partecipò alla preparazione degli scioperi del marzo 1944. Commissario politico della 116° Brigata Garibaldi Sap (Settore Venezia), fu responsabile politico del gruppo di cellule del Pci della E. Bianchi di Milano e dirigente del settore Venezia dal 1945. Il fondo conserva documenti inerenti alla vita e all'attività politica di Bontempi tra cui un’autobiografia e circolari, bollettini e relazioni della 116ª brigata Garibaldi Sap Luigi Campeggi. 8 unità archivistiche in 6 buste.
Giovanni Brambilla
La documentazione compresa nel fondo va dal 1927 al 1992 e riguarda l'attività politica di Giovanni Brambilla durante la Resistenza, nel Partito comunista italiano, nell'Associazione nazionale partigiani d'Italia, nell'Istituto lombardo per la storia del movimento di Liberazione, in Parlamento. Operaio, arrestato per attività antifascista nel 1936, fu confinato alle isole Tremiti e a Ventotene. Partecipò all’organizzazione degli scioperi del marzo 1943 e durante i 45 giorni del governo Badoglio diresse le lotte dei lavoratori per il riconoscimento delle commissioni interne, fu partigiano (nome di battaglia Conti), nel dopoguerra fu vicesegretario della Federazione milanese del Partito comunista italiano, segretario generale della Fiom provinciale milanese, senatore per due legislature. Il fondo comprende, tra l’altro, biografie di partigiani, testimonianze, bollettini delle azioni partigiane. 96 unità archivistiche in 12 buste.
Giuseppe Carrà
Il fondo conserva carte del periodo che va dal 1943 al 2011, riguardanti il Comando piazza Corpo volontari della libertà di Milano e il Comando gruppo brigate Garibaldi Sap Milano e provincia oltre a documentazione personale e fotografie. Giuseppe Carrà, operaio Breda, fu animatore del movimento operaio sestese, nel 1943 si iscrive al Partito Comunista Italiano ed è tra gli organizzatori degli scioperi del 1943 e 1944. Partecipa alla Resistenza diventando il vicecomandante partigiano della 128ª brigata Garibaldi SAP alla Breda, ma per le rappresaglie nazifasciste è costretto a lasciare Sesto per partecipare alle lotte armate in Oltrepò. Dopo la Liberazione è responsabile del Comitato di liberazione nazionale della I sezione Breda e, sempre nel 1945, viene eletto nella Commissione Interna della fabbrica, entrando a fare parte del Consiglio di Gestione. Nel 1949 viene licenziato per rappresaglia e diventa segretario cittadino del PCI, e poi assessore, sindaco di Sesto e deputato. 14 unità archivistiche in 2 buste.
Libero Cavalli
Il fondo è costituito da documentazione che va dal 1935 al 1983, per lo più ritagli stampa da varie testate sulla storia della Resistenza, del Psi e del Psiup, testi di discorsi di Cavalli in occasione di congressi del Psi, corrispondenza e documenti sui problemi del partito. Libero Cavalli fu comandante partigiano e segretario della Federazione giovanile socialista nella clandestinità tra il 1943 e il 1944, poi dirigente del Partito socialista italiano (Psi) e della Confederazione generale italiana del lavoro (Cgil). 63 unità archivistiche in 16 buste.
Bruni Cerasi
Il fondo comprende carte che vanno dal 1886 al 1995, in particolare documentazione inerente la lotta di Liberazione, il Partito comunista milanese, il neofascismo e i gruppi della sinistra extraparlamentare a Milano. Militante comunista di origine piombinese, operaio del Tibb, Bruno Cerasi (Nando) è stato dirigente politico durante la lotta di liberazione nel III settore delle brigate Garibaldi a Milano. Ci lascia la sua autobiografia, Il nero e il rosso, pubblicata con Mimesis nel 2018. 80 unità archivistiche in 8 buste.
Giuseppe Ceresa
Il fondo conserva documentazione relativa agli anni 1939 – 1964. Dirigente comunista, fuoriuscito, ufficiale di collegamento della 3ª Brigata Garibaldi Gap E. Rubini, Giuseppe Ceresa (Pellegrini) fu comandante della 116ª Brigata Garibaldi Sap “Luigi Campeggi”. I materiali conservati sono relativi all’attività di questa brigata e alla sezione del Partito comunista di via Padova 61 a Milano di cui Ceresa fu segretario dopo la guerra. 3 unità archivistiche in 1 busta.
Francesca Ciceri Invernizzi
Francesca Ciceri Invernizzi (Vera), operaia, dirigente comunista, condannata dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato, fuoriuscita, fu dirigente dei Gruppi di difesa della donna. Il fondo conserva documentazione che va dal 1930 al 1943, in particolare le relazioni inviate al centro estero del Partito comunista d’Italia sulla situazione interna e le lettere scritte da Gaetano Invernizzi, marito di Francesca Ciceri, dalle carceri in cui era recluso durante il regime fascista. 2 unità archivistiche in 1 busta.
Odoardo Fontanella
Odoardo Fontanella fu partigiano e dirigente comunista. Le carte conservate nel fondo riguardano il periodo che va dal 1904 al 1972. Vi si rinvengono, tra l’altro, documenti degli organismi militari e politici che hanno partecipato alla lotta di Liberazione e che consentono di ricostruire la mappa delle formazioni, la composizione delle stesse, le vicende militari di cui si sono rese protagoniste fino ai giorni della Liberazione. Consistente è anche la documentazione relativa agli organismi politici e militari durante il ventennio fascista, soprattutto della Rsi. Dello stesso fondo fa parte inoltre l'archivio fotografico di Voce comunista, settimanale della Federazione milanese del Pci. 270 unità archivistiche in 58 buste.
Mario Muneghina
Mario Muneghina (capitano Mario) partecipò all’impresa fiumana. Militante dell’Usi, poi comunista dalla fondazione del Partito comunista. Partecipò all’insurrezione delle Asturie e alla guerra civile spagnola. Rientrato in Italia lavorò all’Innocenti. Fu tra i primi organizzatori della Resistenza in Ossola e nel Verbano come comandante della 85ª brigata Garibaldi Valgrande Martire diventata poi divisione M. Flaim, della quale Muneghina fu commissario. Dopo la liberazione fu presidente del Consiglio di gestione dell’Innocenti; nel 1955 fu licenziato. Il fondo è costituito da carte riguardanti il periodo 1932 – 1976. Il nucleo principale proviene dall’Ufficio stralcio della divisione M. Flaim e dalle carte relative all’attività del Comitato di liberazione nazionale e del Consiglio di gestione dell’Innocenti. 25 unità archivistiche in 5 buste.
Otello Pighin
Otello Pighin, nome di battaglia “Renato”, ingegnere e assistente universitario, combattente durante la seconda guerra mondiale sui fronti francese e greco-albanese, antifascista, fu militante nel Partito d’Azione, partigiano in Veneto, ferito e catturato dai fascisti che poi lo uccisero dopo averlo torturato. Il fondo conserva materiale che va dal 1938 al 1970, in particolare fotografie relative al periodo del servizio militare e alla partecipazione di Otello Pighin alla seconda guerra mondiale oltre che documenti inerenti la sua successiva partecipazione alla Resistenza. 6 unità archivistiche in 1 busta.
Francesco Scotti
L’archivio di Francesco Scotti riflette sostanzialmente le sue vicende personali e politiche: studente in medicina, divenne comunista e fu tra i primi ad accorrere in Spagna a sostegno della Repubblica. Combattè contro i nazifascisti nelle fila del Maquis, la Resistenza francese, e poi in Italia dove divenne capo partigiano. Dopo la caduta del fascismo svolse attività parlamentare per quattro legislature. Il fondo conserva carte che vanno dal 1928 al 2003: si tratta, in particolare, di corrispondenza, sia personale con la moglie Carmen Espanol che politica, discorsi manoscritti, appunti di lavoro e documentazione prodotta nel corso del suo lungo impegno politico e parlamentare. 230 unità archivistiche in 33 buste.
Carlo Travaglini
Carlo Travaglini, di padre italiano e madre tedesca, nasce e cresce in Germania. Laureato in Lettere, giornalista, all’avvento dei nazisti al potere manifesta apertamente la propria contrarietà al regime fino ad essere espulso dal Reich come “straniero indesiderato”. Trasferitosi in Italia, trova impiego in diverse aziende e svolge attività antifascista. Durante la Repubblica sociale italiana, grazie a non comuni capacità di falsario e a un notevole sangue freddo, si prodiga per riportare in Italia lavoratori coatti impiegati in Germania e per impedire la deportazione di altri. In seguito diventa membro e comandante dell’89ª brigata Garibaldi. Il materiale contenuto nel fondo riguarda gli anni dal 1934 al 1959 e comprende tessere e documenti falsi, lettere di condannati a morte e loro familiari, corrispondenza con aziende, documenti sulle formazioni partigiane operanti nella zona del lago di Como. Alla vicenda di Marco Travaglini Luigi Borgomaneri ha dedicato un libro, Lo straniero indesiderato e il ragazzo del Giambellino, Milano, Archetipo Libri, 2014. 40 unità archivistiche in 1 busta.
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