La sera del 23 gennaio del 1973 il Movimento studentesco aveva indetto un’assemblea aperta all’interno dell’Università Bocconi. Per impedire l’ingresso in Università di persone non autorizzate il rettore Giordano Dell’Amore chiama la polizia. Ne nasce un tafferuglio nel corso del quale la polizia esplode colpi d’arma da fuoco ad altezza d’uomo ferendo Roberto Piacentini, operaio, e Roberto Franceschi, studente della Bocconi e attivista del Movimento Studentesco, che morirà dopo una settimana di agonia.
Alla figura di Roberto Franceschi è dedicato un monumento in via Bocconi; in sua memoria è nata nel 1996 la Fondazione R. Franceschi, attiva nel campo della ricerca sociale e dell’educazione.