In un Paese come il nostro, segnato da un numero impressionante di incidenti sul lavoro mortali e da una sostanziale inadeguatezza delle norme e dei controlli da parte delle istituzioni, sicurezza e salute dei lavoratori salgono all’onore delle cronache solo in occasione di eventi drammatici.
Il volume affronta questo tema in chiave storica, concentrandosi in particolare sugli anni sessanta e settanta del secolo scorso. In quella stagione, segnata da una forte conflittualità operaia e dalla nascita di una “nuova” medicina del lavoro, il tema della salute in fabbrica viene sottratto alla gestione delle singole realtà aziendali per essere inserito all’interno di un quadro normativo di impianto universalistico e di una rivendicazione collettiva del diritto alla salute. Nel libro vengono prese in esame alcune delle esperienze più significative in questo campo, in fabbrica come nei servizi di prevenzione territoriali, nella politica come nella stampa militante. Un diverso ruolo assume anche la comunicazione antinfortunistica delle imprese, che muta registro affidandosi ai nuovi linguaggi del graphic design. Ugualmente, la fotografia diventa strumento di documentazione e denuncia delle condizioni del lavoro nell’ambiente e in fabbrica. Di questo intreccio di questioni il volume dà conto anche attraverso un ricco apparato iconografico raccolto da Fondazione ISEC nel 2022, in occasione della mostra Lavoro? Sicuro! Prevenzione, comunicazione, protesta nel 900.
Lavoro sicurezza salute nell'Italia delle fabbriche
Giorgio Bigatti, direttore scientifico della Fondazione ISEC ha al suo attivo numerose pubblicazioni sulla storia dell’industria e dell’ambiente in Lombardia. Fra le sue pubblicazioni più recenti: Mobilità, trasferimento di tecnologie, migrazioni imprenditoriali e di lavoro nella Lombardia ottocentesca (2021); Pirelli Bicocca. Gli spazi del lavoro, il quartiere e le sue trasformazioni, in Il Campus Bicocca. Storia passata e nuova vita degli edifici dell’Ateneo (a cura di G. Nuvolati, 2022); Milan, the Story of an Urban Metamorphosis, in Deindustrialisation in Twentieth-Century Europe (a cura di S. Berger, S. Musso, Ch. Wicke, 2022); l’introduzione e la cura del volume Giunte rosse. Genova, Milano, Torino 1975-1990 (2023).
Hanno contribuito al volume: Stefano Musso, Fabrizio Rufo, Cristina Accornero, Salvatore Romeo, Tatiana Agliani e Uliano Lucas, Carlo Vinti, Stephen Alcorn e Marta Sironi, Sergio Fontegher Bologna, Laura (Lalla) Bodini, Bruzio Bisignano, Paola Fortuna, Monia Colaci, Maria Conforti.