In questa pagina si possono trovare dei brevi estratti delle interviste realizzate a dieci testimoni, a cui si aggiunge un intervento del Direttore della Cittadella degli Archivi di Milano Francesco Martelli che espone alcuni documenti.
12 dicembre 1969, strage di Piazza Fontana.
La risposta.
Il 12 dicembre 1969 una bomba, collocata dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo, esplode nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura in piazza Fontana. Da qui partono i tram che collegano il cuore di Milano con le sue periferie. Gli autori della strage puntano a trasformare in paura il vento di partecipazione di quegli anni e forse si aspettano una reazione popolare scomposta e disordinata. Nei giorni successivi però la risposta di Milano è di commossa partecipazione al dolore dei famigliari delle vittime e dei feriti e di dignitosa fermezza nella difesa della democrazia e della Costituzione.
L'iniziativa "12 dicembre 1969, strage di Piazza Fontana. La risposta.” nasce, nell'ambito della Rete degli Archivi per Non Dimenticare, dalla collaborazione tra Fondazione ISEC ETS, l’Archivio Flamigni, l’Associazione familiari delle vittime della Strage di piazza Fontana, l’Archivio del Lavoro, la Fondazione Roberto Franceschi e l'Archivio Storico Intesa Sanpaolo, con l'apporto dell’Università degli Studi di Milano tramite un progetto di tirocinio formativo, del Servizio Civile Universale / Ente Capofila Parco Nord - AREA Parchi Lombardia e del Comune di Milano – Cittadella degli Archivi e con il patrocinio dell’Istituto nazionale Ferruccio Parri.
L'intento è quello di raccogliere le testimonianze di diverse persone che vissero da vicino quegli eventi e di rendere in tal modo un doveroso tributo di riconoscenza alle donne ed agli uomini che non furono indifferenti di fronte ai pericoli ed alle minacce incombenti sulla democrazia nel nostro Paese.
Il progetto è ancora in via di espansione.
Una selezione di documenti, lettere e telegrammi conservati alla Cittadella degli Archivi del Comune di Milano, da cui emerge la la commozione suscitata dall'attentato e dalla visione dei funerali del 15 dicembre.